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Lei sfogliava i suoi ricordi,
le sue istantanee, i suoi tabù, le sue madonne, i suoi rosari, e mille mari e alalà. I suoi vestiti di lino e seta, le calze a rete, Marlene e Charlot. E dopo giugno, il gran conflitto, e poi l'Egitto e un'altra età. Marce e svastiche e federali, sotto i fanali l'oscurità. E poi il ritorno, in un paese diviso, più nero nel viso, più rosso d'amor. Aida, come sei bella. ............................................... Aida, le tue battaglie, i compromessi, la povertà. I salari bassi, la fame bussa, il terrore russo, Cristo e Stalìn. ............................................... Aida, la Costituente, la democrazia e chi ce l'ha. E poi trent'anni di safari, tra antilopi e giaguari, sciacalli e lapin. Aida, come sei bella. |
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